Quando si ama, si sa, si vorrebbe trascorrere ogni festività con la persona amata.
Mangiare cioccolato, gioire, poltrire e fare l’amore.
Non obbligatoriamente in questa sequenza.
Così, spesso, “Pasqua con chi vuoi” diventa più una minaccia che un premio, soprattutto per gli amanti.
Amore e festività non è sempre un connubio perfetto, infatti, i più fortunati abitano sotto lo stesso tetto con il partner amato, i meno, lo hanno altrove.
Solitamente felicemente coniugato con altro da loro.
Gli amanti sono coloro che vivono in un altrove onirico, scollato dalla realtà, nella speranza di trasformare l’altrove in vita, ed invece, trasformano la vita in un altrove.
Grigliata Pasquale inclusa.
Praticamente infelici.
Le festività, cosi come tutte le ricorrenze, diventano un vero amplificatore emozionale, alzano il volume della gioia, ma lo alzano anche del dolore e della solitudine.
Le festività diventeranno belle o brutte – neutre non sarebbero festività, ma sarebbero l’equivalente di un lunedì! – a seconda del nostro stato emotivo, e del nostro vivere in coppia o meno.
E anche per Pasqua, abbiamo le coppie, gli amanti, i separati e i separandi, i single ed i soli.
Tra le coppie abbiamo i fedeli, gli adulteri, gli annoiati e i collerici.
Ognuno di loro, trascorrerà la festività Pasquale a modo proprio, oscillando tra la fedeltà ai rituali sociali e familiari – parenti e suoceri inclusi – e la fedeltà al loro sentire più profondo.
Una vera gimcana tra desideri e responsabilità.
Le dosi di cioccolato da ingerire saranno direttamente proporzionali alla dose di infelicità.
Un augurio affettuoso a tutti Voi.
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