Essere donna è un’alchimia, un mistero, una magia.
Una pozione magica di anima e di corpo, di ormoni e di fluttuazioni umorali, di ideali e di forza d’animo.
Nasci e diventi sin da subito una donnina, responsabile ed affidabile, insomma, la gioia dei tuoi genitori.
Cresci e fai l’acrobata tra l’essere te stessa, il non somigliare troppo a tua madre, il non differenziarti troppo o troppo poco.
Il corpo diventa il palcoscenico dove fare esibire la tua anima: adolescenziale, malinconica, sola, ribelle o triste.
Lo accudisci o lo ferisci.
Quando stai bene ti prendi cura di lui, tra affettività e rispetto, quando stai male – talvolta succede! – lo maltratti, lo trascuri, lo taciti tappando la bocca ai sintomi.
Crescendo, i sintomi faranno parte del tuo cammino, così la tanto cara cefalea si alternerà al mal di pancia mensile ed alle fatiche del vivere coniugate al femminile.
Ed ecco che arrivi al tanto agognato giro di boa del principe azzurro.
Talvolta però, l’azzurro sbiadisce nel tempo, o addirittura all’improvviso.
Ricomincia la gimcana tra solitudine e vita a due, tra equilibrio e destabilizzazione, tra passato e futuro, tra speranza e malinconia.
La tua vita, da donna, sarà abitata da un bisogno cronico di accudimento: un figlio, un cane, un gatto, finanche una pianta.
La ricerca d’amore – da dare o da ricevere, se fossero entrambi sarebbe perfetto! – prosegue ed abiterà tutte le stagioni della tua vita.
In qualunque modo andrà, alla fine ti accorgerai che l’amore più grande, immutato nel tempo, insomma quello che nutre davvero, è quello che provi verso te stessa.
Sempre.
Comunque.
Anche contro qualunque avversità.
Seguimi su Facebook (clicca qui) e su Instagram (clicca qui) e guarda le mie foto.