Lo scambio di coppie, in inglese “swinging”, è un’abitudine sessuale a metà strada tra moda e parafilia. Una sorta di tentativo amatoriale di ravvivare la coppia. Chi lo pratica sostiene che cambiare partner è il modo migliore per non cambiare partner. Rappresenta un gioco, un parco giochi della sessualità, puro divertimento, e che nulla ha a che vedere con le perversioni o parafilie. Gli scambisti sembrano essere tutti ammalati di noia e affamati di emozioni a tinte forti. Uomini e donne che a un certo punto della loro vita matrimoniale decidono, più o meno consapevolmente, di salpare verso territori più affollati.
Cechiamo di comprendere un pò di più delle motivazioni che spingono i protagonisti dello scambiamo a cambiare partner sessuale come balsamo per una vita sessuale longeva. Sembra un paradosso in termini, ma di concerto, dicono tutti così.
La vita sentimentale e sessuale delle coppie di oggi sembra non sopravvivere all’usura del quotidiano e del tempo, così le strategie anti-noia e anti-tradimento sono tra le più svariate e fantasiose. Una tra queste: lo scambio di coppia.
Da un primo sguardo, le coppie di scambisti sembrano non sopportare la quotidianità e la mancanza, o fisiologica deflessione, dell’erotismo, così vengono rapiti dal bisogno estremo di vivere il brivido inedito dello sconosciuto. La salute e la longevità della coppia vive una condizione di precariato cronico, soprattutto oggi.
Lo scambio di coppia sembra (mal) celare le difficoltà della relazione sotto il mantello del presunto gioco erotico. Parco giochi sessuale che funge da potente afrodisiaco, del quale è complesso poi farne a meno. Così, gli audaci che si approcciano a questa pratica sessuale sembrano essere immuni da sensi di colpa e da gelosia. E lo scambio di coppie vince su tutto. Sui tabù, sulle paure, sulla reale voglia di capire cosa non funziona nella coppia, sull’inevitabile gelosia postuma.
Dalle case chiuse e dalla pornografia online e i favori sessuali delle escort, alla sessualità vissuta con i transessuali, lo scambismo sembra battere ogni altro gioco erotico e dilaga a macchia d’olio.
Lo scambio di coppie appartiene alla categoria delle perversioni soft e rappresenta, in realtà, un “adulterio codificato”. I due coniugi, di comune accordo, pattuiscono la possibilità di concedersi vicendevolmente ad altri partner ludici, in situazioni precedentemente codificate. Senza cuore e senza menzogne. Lo scambio di coppie è una sorta di “strategia” condivisa dalla coppia per evitare le asimmetrie, i tradimenti unilaterali che generano dolore, acredine, astio, desiderio di pareggiare i conti e sofferenza postuma.
Dal tradimento allo scambio di coppie
Il tradimento, soprattutto in passato, è sempre stato associato al sesso maschile, le donne dal punto di vista antropologico non avevano accesso alla sfera del piacere, ma esclusivamente alla sfera della procreazione.
Dalla rivoluzione sessuale in poi, l’universo femminile impara lentamente ma costantemente a scindere la sfera della procreazione dalla sfera del piacere, e la sfera del sentimento dalla sfera della sessualità. La donna accede al tradimento e alla trasgressione.
I frequentatori dello scambiamo considerano questa pratica come una strategia caratterizzata da una reciproca libertà d’azione, vissuta all’interno di un patto di segretezza e di reciprocità. Nel loro immaginario rappresenta un tentativo, forse un po’ maldestro, di salvataggio della loro coppia in crisi o annoiata: cambiano i corpi, ma il sentimento rimane immutato e unidirezionale.
Lo scambio di coppia non sempre viene vissuto dalla coppia che lo sperimenta con entusiasmo e a cuor leggero, spesso c’è una diversità di vissuto tra i due: un partner è più trasgressivo e l’altro più accondiscendente, uno non valuta i rischi e l’altro sì. Uno lo considera pericoloso e l’altro addirittura terapeutico. Non tutti i partner riescono a vivere realmente il sesso scisso dal cuore, senza future complicanze emozionali e relazionali, alcuni rimangono vittime della trasgressione, abrasi dall’acido corrosivo della gelosia.
La sessualità di gruppo, visibile e misurabile in termini di performance sessuali e orgasmi femminili non serve a lenire un pregresso disagio psicologico o una disfunzione sessuale come il calo del desiderio, solitamente, infatti, a esperienza metabolizzata, il ricordo di questo vissuto contribuisce ad aggravare la qualità della vita della coppia.
Alcune coppie la interiorizzeranno come momento ludico, circoscritto nel tempo, come se avessero fatto un giro sulla giostra della trasgressione: piacevole, da ripetere di tanto in tanto, da non ripetere più. Senza troppi strascichi o disgregazioni postume.
Altre, invece, hanno bisogno di riproporre ancora e sempre lo stesso “copione sessuale” in alternativa alla pregressa noia coniugale.
Altre coppie, una volta scemata l’eccitazione del momento, vengono rapiti dal vortice pericoloso e corrosivo della gelosia, per precipitare poi in un guazzabuglio di sentimenti di inadeguatezza.
I meccanismi psicologici che muovono le fila di queste scelte sessuali
Lo scambista è solitamente un “narciso”, attento ai suoi impulsi e istinti piuttosto che all’oggetto d’amore. Questo momento prolungato di estremo protagonismo, vissuto sul palcoscenico dello scambismo, nutre il suo narcisismo e molto poco la sua coppia.
Un altro meccanismo psicologico che sta alla base delle scelte amorose degli scambisti è l’omosessualità latente. La possibilità di avere un momento di intimità con un partner del loro stesso sesso, crea una forte eccitazione sessuale. L’ansia viene mitigata, unitamente alla paura dell’omosessualità, grazie alla presenza del partner ufficiale.
Lo scambismo, inoltre, nutre e asseconda il desiderio di voyeurismo ed esibizionismo.
Cosa fare? Assecondare le richieste del partner o ritrarsi?
Una delle domande che più mi viene fatta in sede di consultazione è sé assecondare le richieste del partner o scappare via. È una domanda lapidaria che non e possibile essere evasa semplicemente, tantomeno con note moralistiche o etiche (che non appartengono alla mia professione). Per rispondere a questa domanda bisogna conoscere bene la coppia, le sue dinamiche, la sua sessualità, il doppio messaggio che contiene la loro domanda.
Una consulenza sessuologica è il luogo dell’ascolto e della chiarezza, ed è il luogo per rispondere loro con competenza e scrupolosità.
Talvolta, alcuni coniugi (o uno dei due) non sono proprio motivati ad agire queste scelte orizzontali; sono confusi, impacciati, spaventati, hanno paura del dopo. Fare chiarezza nel rispetto delle esigenze profonde e reciproche è di notevole giovamento per il futuro equilibrio, e anche longevità, della coppia stessa.
Le coppie confuse o pentite, quando mi raggiungono in studio, mi raccontano di una grande ebrezza pre-scambio di coppia e di un grande sconforto post-scambio di coppia.
Uomini e donne senza identità, senza sentimento e senza passionalità, sono i protagonisti di questi incontri audaci. Scambi ad alta intensità erotica ma a basso equilibrio psichico postumo.
Quando parlano di partner vari ed eventuali incontrati durante queste maratone sessuali, li definiscono i loro “giocattoli” da adoperare come strumento per la loro coppia, con l’unico scopo di divertirsi, senza rischi di coinvolgimento alcuno.
In realtà, non sempre e non per tutti, il post-scambismo è dalla facile digestione ed elaborazione.
La storia di Anna
Un giorno di Aprile, ricevo in studio la Signora Anna. Donna distinta e altrettanto confusa, la quale mi chiede se è giusto e opportuno assecondare le richieste del marito.
Il marito, mosso da un attacco acuto di condivisione e trasgressione, le propone di visitare un luogo per scambisti. Condizione sine qua non per mantenere in vita io sacro fuoco della passione coniugale.
“Mi chiede di andare a letto con altre. Lo fa per sopravvivere a me. Perché non mi sopporta. Perché non gli basto. Sono confusa, addolorata, incerta sul da farsi.
Non so nemmeno se parlare con lei può aiutarmi a fare chiarezza. Sa, Dottoressa, da bambina sono stata una non amata, e questo ha condizionato tutta la mia vita futura. Mia madre era sempre altrove, e io ero invisibile. In casa e per tutti. Avevo imparato a barattare la sua attenzione con la mia bravura, poi, sono crescita e ho cercato approvazioni negli sguardi maschili.
Quando finalmente mi sono sposata pensavo che a me non sarebbe successo. Pensavo che lo avrei amato per sempre, e che lui mi avrebbe amata per sempre. Non avevo fatto i conti con la noia, con la routine, con le altre e tantomeno con lo scambio di coppie. Una proposta davvero offensiva.
Lui vuole altre per stare con me. Per sopravvivere a me. Per non separarsi da me. Cara dottoressa, mi sento come quando mia madre mi oltrepassava con lo sguardo. Quando aveva sempre un gran da fare e io dovevo fare sempre di più per esserci nelle sue parole, tra le sue mani, nel suo sguardo”.
Dalle sedute successive con la Signora Anna, emerge la totale incapacità della coppia di reagire alle intemperie della vita, alle avversità, alla quotidianità.
Lo scambismo proposto dal marito come se fosse una strategia riparativa non incarna la fantasia della mia paziente, anzi la reputa offensiva perché la catapulta in una dimensione infantile non elaborata e ancora dolente. Il marito della signora Anna avrebbe voluto vivere realmente il sesso scisso dal cuore, senza future complicanze emozionali e relazionali, per evitare di tradirla; ma Anna non era pronta per concedersi ad altri uomini per rimanere fedele a lui.
Alla fine del cammino di introspezione della Signora Anna, la coppia decide di comune accordo di prendere una pausa dalla sessualità e dall’altro. Lei va in Africa a fare beneficienza, e lui rimane a Roma da solo, senza i figli. Si incontreranno dopo mesi di separazione molto diversi e inizieranno a frequentarsi ancora una volta da “fidanzati”, nella speranza che il loro amore per sopravvivere al tempo che passa non abbia ancora bisogno di condivisioni.
Luoghi del piacere e mogli in affitto
Dai club privè alle ville private agli hotel, i luoghi deputati allo scambismo sono in crescente aumento. Vige la riservatezza e la segretezza, ovviamente il lusso. Sono luoghi elegantemente arredati che fungono da palcoscenico a questa nuova forma di sessualità. Viene abbandonato il classico tradimento durante il quale i partner in clandestinità tramavano e organizzavano incontri ad alta gradazione erotica ed emozionale, amplificata proprio dalla dimensione di segretezza e dal patema d’animo correlato, per lasciare spazio allo scambio: simmetrico e codificato.
La rivista Panorama nel suo inserto “ l’Italia dell’eros”, ha addirittura pubblicato una serie di indirizzi con sedi e nomi dei locali deputati al piacere trasgressivo dei sensi, per coppie annoiate o alla ricerca di emozioni a tinte forti.
Una nuove tendenza coppie-corralata e crisi economica-correlata è quella di unire lo scambismo al “pagamento”, anche se ammantato e camuffato dal concetto di “dono o regalo”, che non lo facesse sembrare prostituzione o peggio ancora una moglie in affitto.
Sono in crescente aumento le coppie che espongono e propongono le loro fantasie erotiche sul web, magari corollate da un prezziario ben visibile e poco in codice. Il nuovo scambismo, a metà strada tra parafilia, gioco erotico e prostituzione, sembra essere una nuova forma di trasgressione “crisi economica correlata”.
Eravamo felici, ora siamo scambisti
Gentile Dottoressa Randone,
Le scrivo partecipandole il mio dolore, sconforto, crisi di coppia, sperando in un suo suggerimento. Mio marito ed io, siamo sposati da quindici anni (credevo felicemente), la nostra sessualità è sempre stata il nostro tallone d’Achille, subendo nel tempo parecchie trasformazioni, adesso dico in negativo.
Durante le gravidanze, si è azzerata a causa di minaccie d’aborto, il dopo parto è stato altalenante dal punto di vista emozionale ed umorale e, l’intimità ne ha risentito enormemente.
Adesso che i figli sono più grandi, pensavo e speravo, di poter dedicare tempo e spazio al mio matrimonio ed alla mia sessualità. Mio marito è sempre stato un uomo apparentemente “normale”, con una sessualità vivace e creativa, ma sempre rispettoso dei miei desideri e limiti.
Lo scorso anno, accusando un calo del desiderio sessuale, mi ha proposto di frequentare un luogo per scambisti.
La sua domanda risuonò dentro di me, come una provocazione, mancanza d’amore e mi fece notevolmente irrigidire verso di lui.
Il suo silenzio dei sensi mi offendeva, irritava, mortificava e preoccupava, temevo che potesse tradirmi con una donna più giovane, più bella e più trasgressiva.
Così accettai la sua proposta.
Gentile Dottoressa, mi sento una donna finita, vedo mio marito provare desiderio ed eccitazione, per tanto altro da me ed io e, non sempre, divento lo strumento per soddisfare il suo piacere.
Mi sento un corpo senza un’anima e senza volto, in quel calderone di corpi autocancellanti nella fase post-orgasmica.
Mi sento tradita, ferita ed umiliata, ma non posso tirarmi in dietro, perché senza quel luogo, mio marito non mi vuole!
Mi aiuti per favore, una moglie confusa e ferita.
Cara Signora,
leggo nelle Sue parole dolore, tradimento e sconforto, sia per l’esperienza vissuta, che per l’assenza di attenzioni e desiderio da parte di suo marito, senza quel “luogo” altro da lei.
La vostra storia emozionale, di coppia e del desiderio, sembra essere stata fortemente influenzata da eventi esterni alla vostra coppia, risentendo delle fasi correlate alla gravidanza, parto, dopo parto e crescita dei bambini.
Il vostro desiderio sessuale, da quello che leggo, non è stato né nutrito, né manutenzionato, risentendo delle normali fluttuazioni che caratterizzano la vita di una coppia, fino ad arrivare alla quasi totale estinzione.
Lo scambio di coppie fa parte delle nuove “trasgressioni soft” ad alta gradazione erotica, che però per essere sperimentata necessita dell’assoluto desiderio e consenso reciproco, in quanto è una strada senza ritorno dal punto di vista emozionale.
Pratica che può destabilizzare la coppia, che solitamente è già in crisi da tempo.
Lo scambio di coppie è una forma di tradimento codificato e simmetrico, dove entrambi i partners decidono di concedersi ad altri partners, senza coinvolgimento emozioanle e senza segreti e menzogne.
Quest’esperienza di bizzarria orizzontale necessita di un consenso reciproco ed è a metà strada tra fedeltà e concessioni extra-confine.
Cara Signora, le ripercussioni emozionali sul desiderio sessuale e sulla coppia, sono notevoli e, spesso, rappresenta una strada senza ritorno sul piano della fedeltà e del desiderio ortodosso.
Mi sento di suggerirle un percorso di terapia di coppia ad orientamento sessuologico che possa ripartire da dove vi eravate smarriti, per lavorare con e per la vostra coppia, al fine di ritrovare desiderio, fiducia, serenità, complicità e qualità di vita e di coppia, senza obbligatoriamente adoperare altro da voi.
Cari ed affettuosi saluti
Valeria Randone