Il preservativo fa paura
Il preservativo, nell’immaginario di moltissimi giovani e non, viene considerato una delle “cause scatenanti” il deficit erettivo nonché la causa di una vulnerabilità erettiva cronica. Quell’oggetto indesiderato, ma indispensabile, diventa un intruso, una maledizione, una sciagura della spontaneità sessuale.
Molti ragazzi sostengono fermamente che quando durante un rapporto sessuale temporeggiano per indossare il profilattico, abitati dall’ansia della non durata dell’erezione, la perdono immediatamente e irreversibilmente. In questo racconto parcellizzato, la realtà analizzata è parziale e non veritiera.
Nella realtà clinica non vi è una relazione univoca e lineare tra utilizzo del preservativo e deficit erettivo con etiologia psicogena, ma dai colloqui clinici svolti con i pazienti emerge la tandenza da parte del paziente a dare la “colpa” ad altro da sé della perdita dell’erezione, investendo il preservativo di “maledizioni sessuali”.
Viagra e simili, il ruolo nella salute sessuale dell’uomo
Le pillole dell’amore, nate nel lontano 1999, hanno cambiato le sorti per chi soffriva di un disagio sessuale, garantendo la possibilità di cura che non fosse chirurgica.
Le pillole pro-erettive, unitamente alla terapia psico-sessuologica, hanno permesso e anche facilitato tanti rapporti sessuali, anche i più complessi e faticosi.
La terapia combinata ha fatto si che la sfera della sessualità transitasse dai territori minati e franosi dell’ansia a quelli ludici e narcisistici della sessualità soddisfacente, scevra da preoccupazioni.
Questa ritrovata serenità ha fatto si che molti ragazzi terrorizzati dalla possibilità di perdere l’erezione non adoperino il preservativo e decidano, come se non vi fossero altre soluzioni, di fare propri tutta una serie di comportamenti sessuali a rischio.
Non di perdita dell’erezione ma di contagio sessuale!
Il preservativo blu: strategia anti-contagio malattie sessualmente trasmissibili
Per facilitare e incentivare l’utilizzo del preservativo, e per prevenire il proliferare di malattie sessualmente trasmissibili, giunge in commercio il “preservativo blu”, in grado di evocare immagini mentali correlate alla prima famosissima pillola blu.
Si chiama CSD500, è stato ideato per gli uomini che adoperano già il preservativo e per incentivare gli “allergici” al cautelativo utilizzo dello stesso.
“Viagra for condoms” è un nuovo dispositivo che unisce alla funzione classica di protezione del preservativo il vantaggio di un miglioramento dell’erezione.
In atto il “profilattico rivoluzionario” è in via di approvazione da parte dell’autorità di regolamentazione europea, ma potrebbe essere in vendita in Europa entro la fine dell’anno in corso.
Un gel magico
Il profilattico è stato progettato dalla società britannica Futura Medical PLC, contiene un gel caratterizzato da un agente vasodilatatore (composto utilizzato per il trattamento dell’angina), che per uso topico dovrebbe migliorare la capacità erettiva.
Mentre il viagra, cialis e levitra, appartengono ai farmaci pro-erettivi, questo gel sarebbe un facilitatore e un coadiuvante erettivo, al fine di mantenere l’erezione nella difficile fase della transitoria assenza di stimolazione sessuale, con l’obiettivo di far poi indossare il preservativo con più serenità.
Da psico-sessuologa cha lavora con la sessualità, i suoi disagi e le sue sofferenze, mi chiedo se per un uomo immaginare di “funzionare sessualmente” con modalità adeguate grazie al magico preservativo, sia da reale supporto o da stampella emotiva per la sua sessualità?
Mi chiedo, inoltre, se medicalizzare sempre e comunque la sessualità, anche in assenza di patologie conclamate, sia un vantaggio o meno.
Conclusioni
Credo fermamente che un massiccio programma sul territorio di educazione emozionale e sessuale sarebbe davvero di grande auspicio.
L’obiettivo potrebbe essere quello di formare e informare, giovani e meno giovani.
I giovani, poco navigati sul piano sessuale, vivono con terrore l’idea di non essere all’altezza dell’immaginario collettivo.
Sono, inoltre, molto confusi su tematiche come la contraccezione e la prevenzione, le dimensioni e la durata delle loro capacità amatorie.
Precisazioni cliniche
Il nuovo prodotto si presenta comunque come un’importante innovazione nel campo della sessualità maschile, ma alcuni distinguo dal punto di vista clinico diventano obbligatori:
1 – Il preservativo non è curativo, e non risolve il deficit erettivo che, invece, necessita di una scrupolosa diagnosi clinica e di un’adeguata terapia.
2 – Non può essere utilizzato in sostituzione della terapia orale pro-erettiva o della terapia sessuologia.
3 – Non è un afrodisiaco, per cui se viene a mancare la prima, propedeutica fase della risposta sessuale, cioè quella del desiderio, né farmaci né preservativo sono bastevoli.
4 – Non lenisce l’ansia, l’ansia da prestazione, da dimensione o da impreparazione che necessitano di cure psico-sessuologiche mirate al paziente, alla sua storia clinica, storia emozionale e sessuale e all’unicità della sua coppia.
Dottoressa Valeria Randone