Spesso ci ostiniamo a tenere in piedi cose che non hanno avuto la forza di sfidare il vento.
Ci mettiamo noi controvento al posto loro.
Ma l’Amore non ha bisogno di essere convinto, l’amore è sicuro di se.
Per cui forse non è amore, per cui forse meritiamo altro vento.Massimo Bisotti
L’estate non perdona, agisce in silenzio e stermina le coppie in crisi, dopo un agosto infinito. I matrimoni, oggi, non durano a lungo e le coppie, se già in crisi da tempo, preferiscono i tradimenti e la separazione alla reale ricostruzione di un legame d’amore. L’autunno sembra essere il periodo a più alto tasso di richieste di consulenze psicologiche per coppie e, nei casi peggiori, di divorzio.
Cerchiamo di capire il perché
Le statistiche sono drammatiche e dichiarano che il picco massimo delle separazioni o di Sos dall’avvocato avvengono in settembre, mese dei bilanci e dei buoni propositi. L’autunno, un po’ come gennaio con la sua voglia di ordine e di nuove e simboliche partenze, è il periodo delle riflessioni, così le mezze verità, soprattutto amorose, sembrano non reggere più.
La scarsa tolleranza alle frustrazioni e la mancanza di cure e d’amore prendono il posto della pazienza e della speranza.
Dopo il giro di boa del mese di agosto, i nodi vengono al pettine e la solitudine da vacanze subite, e non fruite, fa scattare l’ “allerta cambiamento”.
Le vacanze vengono spesso investite da tantissime aspettative: aspettative di divertimento e di relax; del bisogno di un tempo per sé stessi e un altro per la coppia- famiglia, e così via.
La coppia, solitamente già in crisi da prima delle vacanze, si ritrova – più o meno dal primo di agosto – da sola, senza le infinite incombenze, che contribuiscono a distrarre la coppia stessa dalla “dimensione più profonda” del legame.
Agosto, mese deputato al riposo e al divertimento, viene vissuto più come una minaccia o una vera trappola, che come un mese vacanziero.
Coppie, ferie e amanti: cambiano gli scenari
Le ferie, inoltre, rappresentano un attentato agli equilibri delle coppie fedifraghe, e a quanto pare, molte coppie italiane lo sono.
Dall’amplesso da pausa pranzo e dal telefono perennemente bollente, alle email d’amore e alle perenni e seduttive connessioni, durante le ferie la coppia transita a una dimensione familiare di calma piatta, al silenzio dei sensi e alla prudente pausa estiva degli alter-ego tecnologici.
Il telefono non squilla più, non si illumina di messaggi o chat che fomentano e nutrono il desiderio sessuale e l’autostima, ed il computer rimane strategicamente e saggiamente spento in funzione delle vacanze da trascorrere in famiglia.
Cambiano gli equilibri e i meccanismi di compensazione, così la coppia già in crisi da prima del tradimento, dovrà fare i conti con la polvere accumulata sotto il tappeto di un matrimonio traballante, impolverato dalle incomprensioni. In Italia, la maggior parte dei tradimenti viene consumato sul posto di lavoro; spesso il tradimento aiuta, con modalità poco chiare e talvolta perverse, a tenere in piedi matrimoni che, altrimenti, in balìa del quotidiano sembrano destinati a naufragare.
I bilanci settembrini
Silenzi infiniti e pesanti, colazioni e risvegli in comune senza la fretta come alibi, serate estive che si protraggono senza l’ansia di dover andare a lavorare la mattina seguente, e il gioco è fatto: i partner si ritrovano l’uno accanto all’altro, ma da perfetti sconosciuti.
Settembre e ottobre sono i mesi dei bilanci, un pò come i fatidici compleanni simbolici: quaranta e cinquant’anni.
Va via l’abbronzatura e insieme al colorito estivo anche le perplessità e i malesseri. La tolleranza verso il partner, dopo un agosto particolarmente impegnativo e di reale solitudine, è pari a zero, così l’autunno invita alla chiarezza.
Settembre e ottobre sembrano essere i mesi della scarsa tolleranza:
I bilanci tra aspettative e realtà si fanno sempre più serrati, e a quanto pare, le separazioni sembrano essere la strada più rapida e apparentemente indolore da poter imboccare, una sorta di scorciatoia rispetto a una possibile rivisitazione del matrimonio (sempre che ci siano ancora gli estremi).
Ricapitolando
Partner ostaggi della noia, del non detto e dell’acredine, la rabbia che si sostituisce alla dolcezza e alla gentilezza e tanta voglia di un risarcimento affettivo sono i protagonisti delle separazioni autunnali.
Le frasi ridondanti delle sedute autunnali sono frasi simboliche e liberatorie:
Ricomincio da me.
Attraverserò le lande della solitudine.
Mi sento meno sola da sola che, falsamente, in coppia.
Non dovrò più recitare facendo miei quei gesti carichi d’estraneità.
Non dovrò più avere rapporti sessuali per far finta che tutto vada bene.
E così via.
Vivere in coppia non è sicuramente semplice, ma nonostante ciò romane ancora affascinante, con qualche aiuto specialistico che possa precedere il legale la fatica si fa cammino.
Conclusioni
Spesso le coppie navigano nel mare tempestoso della disattenzione e della prevaricazione, aggredendo il partner invece di accarezzarlo e minacciandolo invece di trovare parole comuni e di chiarificazione.
Molte relazioni, oggi, navigano a vista senza una rotta condivisa, infrangendosi sugli scogli dell’incomprensione e della conflittualità, deragliando verso il terreno infertile della lotta per il potere, nel tentativo di affermare sé stessi in un clima di contrapposizione, piuttosto che di complicità e cooperazione, fertile e proficua.
È senza dubbio più facile innamorarsi piuttosto che amare.
L’aver separato l’amore dall’impegno è una malattia del nostro tempo, tipica della società del benessere
Fromm
credo che questa affermazione dia il senso di cosa sia amare davvero.
L’impegno in amore è centrale per far sì che l’amore sia duraturo, longevo, stabile. Una relazione affettiva profonda sa reggere alle fasi ondulatorie della vita, alle scosse di assestamento, ai vari cicli vitali della coppia-famiglia, senza spezzarsi; ma affinché questo possa accadere diventa indispensabile saper innaffiare e concimare il giardino segreto del legame, con cura e impegno costante.
Chi ama coniuga sempre i verbi al futuro, quando il presente è più una minaccia che una speranza, la separazione di casa e di cuore diventa l’unica strada da poter percorrere. In settembre, in agosto, sempre
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